* IMPORTANTE -* Approccio all'esame olfattivo secondo Maurizio Aguglia *
Dove: Sicilia - Italia
Denominazione: Doc - Denominazione di origine controllata
Tipologia: Bianco
Vitigni: Carricante
Alcool: 13°
Prezzo: 16,00
Dove: Sicilia - Italia
Denominazione: Doc - Denominazione di origine controllata
Tipologia: Bianco
Vitigni: Carricante
Alcool: 13°
Prezzo: 16,00
Data degustazione: 03/09/2009
Valutazione: @@@@
La famiglia Vivera nel 2002 svolge un viaggio all’interno della stessa Sicilia che parte da Corleone (Palermo) per acquistare una tenuta nel versante nord-orientale del vulcano Etna con il progetto in testa di realizzare una cantina vocata alla produzione di vini d’eccellenza.
Giallo paglierino mediamente intenso.
Gira rotondo nel bicchiere.
Link - http://www.vivera.it/index.htm
Link d'apprfondimento sul Teroir Etna - http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=4235
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Etna Bianco Salisire 2008 Cantina Vivera Sicilia
Valutazione: @@@@
Colgo l’occasione per fare un’appunto su come ritengo più opportuno far capire come svolgo le mie degustazione, nel particolare mi soffermo sull’esame olfattivo, dove ho riscontrato che si possano ottenere risultati più interessanti con questo semplice metodo, con la risultante che si può evidenziare un maggiore spettro olfattivo di sensazioni, sia nei pregi che nei difetti.
Ho già analizzato e capito da molto tempo che i vini all’olfatto si devono sentire nelle due differenti e ben distinte condizioni cioè: sia con il vino fermo nel bicchiere in situazione di riposo ( in staticità) ed’anche, come si fa spesso di routine, dopo averlo roteato ( fatto girare).
Avendo riscontrato che in condizioni di staticità, si possono esprimere sensazioni olfattive molto particolari, che invece, durante la roteazione del vino dentro il bicchiere le molecole olfattive non si percepiscono più perché esse subiscono una spinta o forza verso l’alto data dalla roteazione a vortice che il vino subisce dentro il bicchiere, con la formazione dell’ effetto centrifuga, questa roteazione provoca la spinta delle molecole olfattive verso l’alto, disgregandole e facendole volatilizzare ed’ uscire anche al di fuori del bicchiere stesso.
Tengo a precisare che non sono tutti i vini a regalare queste sensazioni olfattive a vino fermo ( statico).
Con il vino fermo dentro il bicchiere (statico) queste molecole ristagnano e stazionano sulla superficie del vino, come se fosse una sorta di foschia invisibile.
Ho fatto quest’esempio calzante che è individuabile nella realtà, così è molto più semplice da capire.
“Ed’ogni qualvolta troverò dei riscontri olfattivi nella fase ha vino fermo ( in posizione statica) sarà scrupolo mio portarlo in’evidenza, ed’ho notato, che ancora ad’oggi e troppo spesso, l’esame olfattivo con questa metodologia non viene preso nella dovuta considerazione”
Questo metodo si può praticare in tutte le tipologie di vino ed alcolici. Ho constatato che in tutti i corsi e scuole dove si insegna la degustazione, la metodologia per l’approccio all’esame olfattivo a vino fermo, viene divulgata e insegnata soltanto per sentire i vini Frizzanti e Spumanti, quindi, in presenza di Anidride Carbonica (CO2), invece, vi posso assicurare che in posizione statica si devono sentire anche i vini così detti “Fermi”(senza CO2), dove già lo dice la stessa parola in tale posizione essi si devono esaminare!
Logicamente provare per credere!
Per effettuare correttamente quest’ esame bisogna portare il vino in condizioni ottimali per potere scoprire se esistono delle interessanti caratteristiche olfattive, avendo eliminato eventuali riduzioni e cioè, che il vino abbia svolto la dovuta ossigenazione (apertura).
Per sentire queste sensazioni, qualora ci fossero, è di fondamentale importanza lasciare il vino in posizione statica dentro il bicchiere per un minimo di due o tre minuti per poi avvicinarlo al naso con molta dolcezza e senza scuoterlo.
Voglio anche sottolineare che sino ad’oggi chiunque io veda che ha a che fare con il vino, il primo movimento che sviluppa in automatico, prima di mettere il vino sotto il naso è di girarlo.
Sarà difficile riuscire a fare capire che si devono usare entrambe le metodologie, ma io non mollo…eh!
E’ metto in discussione anche il fatto che i vini Frizzanti e Spumanti ( con CO2) non si debbano un minimo agitare. Sarà soltanto l’esperienza del degustatore ed in base alla quantità di CO2 che si trova nel vino, che è già identificabile all’esame visivo a stabilire se è quanto si dovrà girare il vino.
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La famiglia Vivera nel 2002 svolge un viaggio all’interno della stessa Sicilia che parte da Corleone (Palermo) per acquistare una tenuta nel versante nord-orientale del vulcano Etna con il progetto in testa di realizzare una cantina vocata alla produzione di vini d’eccellenza.
La tenuta sull’Etna è in contrada Martinella a Linguaglossa a 550 mt, s.l.m., dove un territorio unico nel panorama vitivinicolo siciliano caratterizza l’espressione del Vulcano più grande d’Europa.
I muri a secco di pietra lavica contengono i terrazzamenti, ed’ un Bunker della II° Guerra Mondiale sembra ormai lasciato a difesa dei filari della vite, dove i ceppi sono posizionati a dimora in riga ed’equidistanti, come se fossero dei veri soldati.
Qui viene coltivato il Carricante che gode di un microclima unico in Sicilia caratterizzato dalle notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Viene vendemmiato manualmente con l’appropriata selezione dei grappoli, trasportato in cassette e rapidamente in cantina per le dovute lavorazioni.
La raccolta avviene a metà ottobre. Fermentazione a temperatura controllata 14° - 16° C. Affinamento sur lies per sei mesi
L’ho sentito che era un’en primeur appena prelevato dalla vasca ed’era un giovincello molto irruente direi proprio dal carattere vulcanico.
Adesso è più maturo e rilassato, si è senza dubbio addolcito e stemperato.
Giallo paglierino mediamente intenso.
Gira rotondo nel bicchiere.
Al naso s’esprime d’acacia ed’ anice stellato gli fanno compagnia altre sensazioni balsamiche ed’al mentolo, saltano fuori delle sottili espressioni smaltate, continua di ginestra.
Con il vino fermo (statico) sala a galla per ristagnare in superficie l’odore della crosta del pane che è stata rilasciata senza ombra di dubbio dall’affinamento sur lies, continua con leggere note di burro di nocciola a far capire del suo nuovo inizio ad’un’ulteriore maturità (terziarizzazione).
* Anche Lui come l’uomo sta entrando nella sua terza età *. Si sente la polvere e la sua mineralità del Terroir vulcanico.
Entra in bocca secco, piacevolmente citrico al limone con un ritorno in bocca di anice e di mentolo. E’ sapido, sostenuto da un’aggraziata spalla acida, si distende lungo e minerale dona succulenza in gola con finale amaricante.
Link - http://www.vivera.it/index.htm
Link d'apprfondimento sul Teroir Etna - http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=4235
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Etna Bianco Salisire 2008 Cantina Vivera Sicilia
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